Scoperte straordinarie negli abissi al largo del Cile: 100 nuove specie, tra cui il ‘pesce con le zampe’

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Un gruppo internazionale di scienziati partecipanti a una recente spedizione dell’Istituto Oceanografico Schmidt avrebbe fatto una scoperta straordinaria, individuando circa un centinaio di nuove specie viventi su montagne sottomarine al largo delle coste del Cile.

Il pesce con le zampe Chaunacops: Un Chaunacops (un genere di pesce osseo appartenente alla famiglia dei Chaunacidae) è stato osservato a una profondità di 1388,65 metri su un monte sottomarino all’interno del Parco Marino Nazca-Desventuradas. Questo pesce, che sembra camminare sulle sue pinne, è stato catturato su pellicola dallo Schmidt Ocean Institute, un’organizzazione privata americana.

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Un esemplare di Chaunacops (un genere di pesce osseo appartenente alla famiglia dei Chaunacidae) è stato avvistato a una profondità di 1388,65 metri su un monte sottomarino all’interno del Parco Marino Nazca-Desventuradas durante un’operazione condotta dall’Istituto Oceanografico Schmidt.

L’eccezionale biodiversità scoperta: La squadra di scienziati, guidata dal biologo marino Javier Sellanes dell’Universidad Católica del Norte (Cile), ha utilizzato un robot sottomarino (ROV, veicolo operato a distanza) comandato dalla superficie della nave scientifica Falkor. Questo robot può immergersi fino a 4500 metri di profondità ed ha esplorato gli abissi del sud-est dell’Oceano Pacifico, in particolare le creste Nazca e Salas y Gómez, situati a 2500 km dalle coste cilene, non lontano dall’Isola di Pasqua.

Risultati preliminari e analisi in corso: L’esplorazione ha già identificato oltre un centinaio di nuove specie, tra cui coralli profondi e spugne marine. Gli esemplari raccolti sono attualmente soggetti ad analisi, comprese quelle genetiche, per confermare la loro natura di nuove specie.

Preservare la biodiversità marina: L’area esplorata durante la spedizione copre una vasta superficie di circa 53.000 km2. Gli scienziati hanno potuto esaminare quattro montagne sottomarine. La diversità animale rilevata sottolinea l’importanza di proteggere le profondità marine, al di là delle acque territoriali cilene.

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Una galatea, situata all’interno di un corallo, è stata osservata a una profondità di 669 metri.

Il futuro delle nuove scoperte: Nonostante le meraviglie della vita oceanica, gli esperti esprimono preoccupazione per le possibili minacce causate dalle attività industriali e governative intenzionate a sfruttare i minerali dei fondali marini. L’elaborazione di un codice minerario da parte dell’Autorità Internazionale dei Fondi Marini è attesa entro il 2025, con l’obiettivo di regolare queste nuove e avventurose imprese.

Le immagini e le scoperte di questa spedizione, che sembrano provenire da un mondo fantastico come “Avatar”, ci ricordano l’incredibile biodiversità degli oceani, ancora in gran parte sconosciuta. Mentre la ricerca continua, la necessità di proteggere questi ecosistemi marini diventa sempre più urgente di fronte alle crescenti minacce provenienti dalle attività umane.

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