Il Mistero della Scomparsa della “Zuytdorp”: Un Enigma Marittimo

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La storia della Zuytdorp, una nave mercantile del XVIII secolo appartenente alla Compagnia delle Indie Orientali Olandesi (VOC), è avvolta da un mistero affascinante e intricato che continua a stimolare l’interesse di storici e appassionati di marineria. Questo enigma marittimo non è solo una testimonianza della vita e delle sfide dei marinai olandesi del tempo, ma anche un racconto che intreccia avventura, naufragio e cultura.

La Nave e il Suo Viaggio

Varata nel 1711, la Zuytdorp era una delle navi di punta della VOC, progettata per affrontare lunghe rotte commerciali tra l’Asia e l’Europa. Il 1 agosto 1711, la Zuytdorp salpò dai Paesi Bassi diretta al porto commerciale di Batavia, l’odierna Jakarta in Indonesia, trasportando un carico prezioso di monete d’argento fresche di conio. Le navi come la Zuytdorp spesso percorrevano la Rotta Brouwer, utilizzando i potenti venti dei “Roaring Forties” per attraversare l’Oceano Indiano e avvicinarsi alla costa occidentale dell’Australia, allora conosciuta come Nuova Olanda, prima di dirigersi verso nord verso Batavia.

La Scomparsa

Nonostante la partenza regolare, la Zuytdorp non arrivò mai a destinazione e sparì senza lasciare tracce. Non ci furono segnalazioni di avvistamenti o notizie del suo arrivo. La VOC, preoccupata per il costo delle operazioni di ricerca e il rischio di non ottenere risultati concreti, non intraprese una ricerca sistematica per la nave. Le ricerche precedenti per altre navi scomparse, anche quando erano disponibili indicazioni approssimative sui loro luoghi di naufragio, erano state costose e spesso infruttuose.

La Scoperta dei Resti

Il mistero della Zuytdorp rimase irrisolto fino al 1927, quando un gruppo di coloni e abitanti locali, tra cui Ada e Ernest Drage, Tom e Lurleen Pepper, e Charlie Mallard, avvistò rottami sulla cima di una scogliera presso le Zuytdorp Cliffs lungo la costa occidentale dell’Australia, tra Kalbarri e Shark Bay. Questo tratto di costa era una delle ultime regioni selvagge rimaste intatte, abitata da popolazioni aborigene e recentemente esplorata per l’allevamento di pecore alla fine del XIX secolo. I resti furono identificati come appartenenti alla Zuytdorp nel 1954 da Phillip Playford, che confermò che i relitti erano effettivamente quelli della nave perduta.

Le Prime Ricerche e Tentativi di Recupero

Le prime immersioni e tentativi di recupero iniziarono nel 1964. Nel 1967, la scoperta di un deposito massiccio di argento portò a una serie di operazioni di salvataggio condotte da Tom Brady di Geraldton e Alan Robinson di Perth, con la collaborazione di Clive Daw. Il Museo dell’Australia Occidentale, sotto la direzione di Harry Bingham e Geoff Kimpton, recuperò argento e altri materiali tra il 1971 e il 1976. Tuttavia, le operazioni furono interrotte nel 1981 a causa dei pericoli associati al sito. Una guardia fu quindi posta per sorvegliare l’area.

Nel 1986, il lavoro fu ripreso da M. (Mack) McCarthy e il team del museo, ma il deposito di argento era praticamente scomparso. Questo segnò l’inizio di una fase multidisciplinare del progetto, che includeva storici, geologi, archeologi preistorici e rappresentanti delle comunità aborigene. Le indagini includevano la registrazione di storie orali e studi sulle possibili interazioni tra i sopravvissuti del naufragio e le popolazioni aborigene.

Teorie e Ipotesi

Diversi misteri e teorie sono emersi riguardo al naufragio della Zuytdorp:

  • Naufragio per Incagliamento: La teoria più accreditata è che la Zuytdorp sia incappata nelle scogliere delle Zuytdorp Cliffs, che potrebbero aver causato il naufragio della nave, specialmente in condizioni di mare tempestoso e visibilità limitata.
  • Interazione con le Comunità Aborigene: È stato suggerito che i sopravvissuti del naufragio potrebbero aver interagito con le popolazioni aborigene locali tra Kalbarri e Shark Bay. Tuttavia, studi genetici hanno messo in discussione la presenza di malattie genetiche europee tra gli aborigeni come risultato di contatti con i naufraghi.
  • Iscrizioni e Artefatti: L’autenticità di alcune iscrizioni rocciose che indicano “Zuytdorp 1711” è stata messa in dubbio, suggerendo che potrebbero essere artefatti moderni piuttosto che segni autentici del naufragio.

Sviluppi Recenti e Ricerca Continua

Nel 2012, la Shire di Northampton ha inaugurato una targa commemorativa a Kalbarri per il 300° anniversario del naufragio della Zuytdorp. La ricerca continua e il lavoro sulla Zuytdorp si sono evoluti, con l’ultimo report significativo, il “Zuytdorp Research Compendium” di McCarthy, pubblicato nel 2024. Questo documento rappresenta un’importante risorsa per comprendere meglio la storia della Zuytdorp e le sue implicazioni culturali e storiche.

Il mistero della Zuytdorp è una testimonianza delle sfide della navigazione marittima nel XVIII secolo e continua a catturare l’immaginazione di storici e appassionati, mantenendo viva la memoria di una nave perduta e delle sue tragiche sorti.

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