La differenza tra spigola e cefalo: caratteristiche, mercati e metodi di pesca

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La spigola e il cefalo sono tra i pesci più apprezzati e consumati nel Mediterraneo. Anche se spesso presenti nelle stesse zone e nei piatti della tradizione italiana, queste due specie hanno differenze sostanziali in termini di biologia, mercato e tecniche di pesca. In questo articolo, esamineremo le principali differenze tra la spigola e il cefalo.

Caratteristiche biologiche

  • Spigola (Dicentrarchus labrax): conosciuta anche come branzino, la spigola appartiene alla famiglia dei Moronidae. È un pesce dal corpo allungato e argenteo, con una testa appuntita e una bocca grande. La spigola può raggiungere dimensioni notevoli, fino a 1 metro di lunghezza e 12 kg di peso.
  • Cefalo (Mugil cephalus): detto anche muggine, appartiene alla famiglia dei Mugilidae. Il cefalo è caratterizzato da un corpo fusiforme, una testa larga e una colorazione grigiastra con riflessi argentei. È un pesce che raramente supera i 60 cm di lunghezza, ma può pesare fino a 4 kg.

Habitat e distribuzione

  • La spigola vive in acque costiere, in ambienti salmastri e in lagune, ma è capace di adattarsi a varie condizioni ambientali. È comune sia nel Mar Mediterraneo che nell’Atlantico orientale. È un predatore opportunista, che si nutre di pesci più piccoli, crostacei e molluschi.
  • Il cefalo preferisce zone costiere e acque salmastre, ed è diffuso lungo le coste del Mediterraneo, dell’Atlantico orientale e del Pacifico. Si nutre di detriti organici e alghe, il che lo rende un pesce adatto a vivere in ambienti con alti livelli di nutrienti.

Metodi di pesca

  • La pesca della spigola è particolarmente diffusa nel Mediterraneo e avviene tramite tecniche di reti da posta, palangari e pesca a lenza. La pesca sportiva è anche molto popolare, soprattutto in Italia, dove la spigola è considerata una preda ambita.
  • Il cefalo, invece, viene pescato principalmente con reti a strascico, reti da posta e con il metodo della pesca in laguna, dove viene allevato in valli da pesca. In queste zone, si sfrutta la naturale tendenza del cefalo a spostarsi tra acque dolci e salmastre.

Mercati e prezzi

  • La spigola è considerata un pesce pregiato, molto ricercato sia nella ristorazione che nei mercati ittici. Il prezzo varia notevolmente a seconda che si tratti di spigola selvatica o di allevamento. In generale, la spigola selvatica può arrivare a costare 25-40 euro al chilogrammo, mentre quella d’allevamento si aggira sui 10-20 euro al chilogrammo.
  • Il cefalo, essendo meno pregiato, ha un prezzo più accessibile. Al mercato, il cefalo si vende intorno ai 5-10 euro al chilogrammo. Tuttavia, le uova di cefalo, conosciute come bottarga, sono molto apprezzate e possono raggiungere prezzi molto più alti, fino a 100 euro al chilogrammo.

Valore nutrizionale

Entrambi i pesci offrono eccellenti proprietà nutrizionali:

  • La spigola è ricca di proteine di alta qualità e ha un contenuto di grassi relativamente basso, circa 2-3%, con un buon apporto di omega-3, che favoriscono la salute cardiovascolare.
  • Il cefalo è altrettanto ricco di proteine, ma ha un contenuto lipidico leggermente più alto, intorno al 4-5%, a seconda della dieta e dell’habitat.

Curiosità

  • La spigola viene spesso consumata in preparazioni come la spigola al sale, alla griglia o al forno, grazie alla sua carne bianca e delicata.
  • Il cefalo, pur meno apprezzato per il consumo diretto rispetto alla spigola, è protagonista della produzione della bottarga, un prodotto molto pregiato ottenuto dalle sue uova essiccate e utilizzato in molte ricette mediterranee.

Sostenibilità della pesca

La pesca della spigola selvatica è soggetta a regolamentazioni severe per evitare il sovrasfruttamento. Tuttavia, la maggior parte della spigola disponibile sul mercato proviene da allevamenti intensivi. Questo metodo di produzione ha permesso di soddisfare la crescente domanda, ma pone sfide legate all’impatto ambientale e alla qualità dell’acqua.

Il cefalo è meno soggetto a regolamentazioni rigide grazie alla sua maggiore abbondanza e adattabilità. Tuttavia, le pratiche di pesca in alcune regioni, come quelle con reti a strascico, devono essere monitorate per garantire la protezione degli ecosistemi costieri.

Sebbene spigola e cefalo siano entrambi pesci comuni nei mari italiani, la loro popolarità, valore economico e metodi di pesca differiscono notevolmente. La spigola è un pesce pregiato, mentre il cefalo offre un’alternativa più economica, con un valore aggiunto dato dalla produzione della bottarga.

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