Una guida per principianti per apprendere la pesca in mare dalla barca
La pesca in mare dalla barca é una tecnica di pesca destinata alla cattura di pesci che vivono in prossimità del fondo. Praticata dalla barca la pesca à dalla barca é una tecnica semplice e spesso redditizia se fatta con attenzione.
Questa tecnica di pesca a fondo é praticata su fondali da 10 à 60 e più metri per la ricerca di pesci come saraghi, pagri, pagelli, orate, tanute, pesci sanpietro ect.
Il tutto si svolge una volta trovato lo spot di pesca. In generale un ecoscandaglio basta per trovare i punti di pesca. La ricerca pero deve essere fatta minuziosamente alla ricerca di cadute, praterie di posidonia o anche relitti.
Le attrezzature per la pesca in mare dalla barca
La pesca dalla barca è praticata con canne corte e mulinelli capienti capaci di combattere anche più’ pesci in canna alla volta.
Le canne da barca sono diverse, possono essere telescopiche, in un solo elemento oppure multi-sensor cioè con la possibilità di cambiare il cimino ed avere diverse potenze di pesca a seconda della zona o della preda ricercata.
Il mulinello per la pesca in mare dalla barca invece deve essere robusto e trattato contro la salsedine. Per questo motivo bisogna acquistare dei prodotti affidabili che non arrugginiscano dopo aver preso l’acqua di mare. Tra l’altro anche facendo attenzione l’acqua di mare si infiltra quando il filo viene raccolto. Bisogna dunque lavare bene con abbondante acqua dolce le attrezzature dopo una battuta di pesca in mare.
L’azione di pesca
Una volta sulla zona di pesca basterà aprire l’archetto del mulinello per inviare il montaggio sul fondo.
I pesci sono voraci e se c’è attività in breve tempo avrete il pesce in canna. Se cosi non è dopo dieci minuti di attesa il consiglio è di spostarsi ed andare alla ricerca di un altro spot. La barca vi permette di pesca in mare avendo degli spazi di manovra utili a muoversi rapidamente. Se in barca siete in 3/4 a pescare a pescare cercate di distanziarvi almeno di un metro per evitare che le lenze di incrocino. Questo accade quando la corrente è forte o si pesca in deriva. Per evitare cio’, montate le canne che sono piu’ vicine al senso della corrente con piombi piu’ pesanti. Per il bolentino si va da un minimo di 20 grammi, in corrente forte ad esempio si puo’ facilmente arrivare a piombare con 100/150 grammi per cercare di rimanere piu’ in verticale possibile. In questo caso le tocche dei pesci saranno meno sensibili ed è per questo motivo che le canne con vettino sensibile sono utili.
I terminali
Il terminale per la pesca a dalla barca é fatto da 2 o 3 ami la cui taglia dipenderà dalle specie insediate. Montate una girella con perla in gomma all’apice della lenza del mulinello. La perla permetterà di non far sbattere la girella nell’anello superiore della canna risparmiandogli degli shock, la girella sara utile per legare il terminale in maniera rapida e grazie agli snodi non permetterà al terminale di girare su stesso ingarbugliandosi. In commercio esistono diversi terminali già pronti e specifici per ogni tecnica di pesca. Ogni terminale è fatto diversamente ma il piacere della pesca è anche scoprire e crearsi i propri terminali da soli. Per far questo utilizzate un filo di tipo fluorocarbon con un diametro da 0.30. Tagliate dei braccioli da 20/30cm a cui legate un amo a gambo corto possibilmente ad occhiello della misura del 2 o del 3. Questi ami vi permetteranno di innescare sia i vermi che i pezzettini di gamberetto, ottima pesca per pagelli, saraghi e pagri.
Le esche per la pesca in mare dalla barca
Una grande varietà che passa dai vermi, alle cozze, ancora le sardine e i calamari a pezzetti per arrivare a sua maestà il gamberetto, l’esca per eccellenza della pesca dalla barca.
Un consiglio, per la pesca ai pagelli ed a tutti di sparidi cercate di utilizzare delle canne sensibili, il divertimento sarà assicurato.
La pesca in mare da riva
Se invece non siete possessori di barca ma amate la pesca in mare da riva o volete cimentarvi nella pesca di specie costiere come ad esempio l’orata o anche i saraghi, la spigola oppure i calamari potete scegliere tra differenti tecniche semplici e allo stesso tempo redditizie.
La pesca in mare dell’orata a beach ledgering è una tecnica che permette di pescare gli sparidi ed in particolare l’orata. Il beach ledgering viene praticata sui moli, nei canali che confluiscono al mare o negli ambienti portuali. Il beach ledgering viene praticato con canne telescopiche e mulinelli robusti. Per la pesca dell’orata in mare bisogna scegliere tra un ampio range di esche tra cui il granchio, il bibi, il cannolicchio o ancora i vermi e la cozza.
Per la pesca dei saraghi invece possiamo adottare la pesca della bolognese dalle coste rocciose. Utilizzando un esca come ad esempio un gamberetto o la sardina a tocchetti.
In mare la pesca permette la cattura di grossi esemplari soprattutto in estate quando i pesci serra e le lecce si avvicinano alla costa. Si catturano in particolare a spinning con artificiali top water o siliconici.
Come pescare a mare
Se volete pescare in mare ma non lo avete mai fatto il consiglio è quello di cominciare pescando le prede costiere. Utilizzate una canna lunga almeno 3.5 metri e un mulinello con filo dello 0.35.
Comprate un montaggio a tre ami già pronti e montatelo con un piombo da 50 grammi. In questa maniera praticherete la pesca a PAF ovvero la pesca a fondo. Innescando i vostri ami con vermi o gamberetti qualche pesciolino riuscirete a catturarlo. La pesca da riva è particolarmente semplice ed efficace. I pesci costieri sono grandi predatori e non tarderanno a gettarsi a capofitto sulla vostra esca. Se poi volete pescare dei pesci di grande taglia allora cominciate ad affinare le vostre tecniche e cercate di andare a pesca costantemente. Solo in questa maniera potrete avere delle belle soddisfazioni.
Dove pescare in mare
Potete farlo dalla spiaggia quando non ci sono bagnanti. La pesca in mare è infatti vietata durante la stagione balneare dall’alba al tramonto. Se volete essere sicuri di non disturbare nessuno provate dalle scogliere rocciose naturalmente ove la pesce è consentita. Tra l’altro avete piu’ possibilità di catturare qualche pesce marino che si aggira tra le rocce. Infatti in spiaggia se il pesce non gira, è facile tornare a casa a mani vuote.
Quando pescare in mare
In pratica tutto l’anno ma con periodi piu’ proficui durante la bella stagione. Da marzo a novembre infatti sono tante le catture possibili; orate, saraghi, pagelli, spigole, boghe, tordi, ghiozzi… La primavera è la migliore stagione per la pesca in mare dato che le rate cominciano a popolare la costa.
Perché pescare in mare ?
Il mare fa bene alla salute, ritempra lo spirito e vi fa stare bene con voi stessi. Non vi stressate se non pescate, sarà stata comunque una giornata di pesca in mare divertente e rilassante a contatto con la natura.
Vi lasciamo con questo simpatico video di pesca per lanciarsi in questo splendido sport