L’alosa o cheppia – Alosa fallax

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Alosa fallax

La Cheppia, scientificamente nota come Alosa fallax, è un affascinante pesce anadromo appartenente alla famiglia Clupeidae, diffuso in diverse regioni del Mediterraneo occidentale, nel Mar Nero, nell’Atlantico orientale, tra il Marocco e la Norvegia, parte del Mare del Nord e del Mar Baltico. La Cheppia si distingue per il suo ciclo di vita unico e per il ruolo chiave che svolge negli ecosistemi marini.

Distribuzione ed Habitat: La Cheppia nasce nei fiumi e si dirige verso il mare quando raggiunge una lunghezza di 14 cm, trascorrendo 34-115 giorni di vita. In seguito, durante la maturità sessuale, i maschi impiegano 2-9 anni, mentre le femmine 4-5 anni, per fare ritorno negli ambienti fluviali. Durante il periodo riproduttivo, risale i corsi d’acqua dolce che sfociano nel Mediterraneo, nel Mar Baltico e nell’Oceano Atlantico. In Italia, siti riproduttivi d’elezione includono Canal Bianco, sulla foce del Magra e il fiume Taro.

Descrizione: Il corpo della Cheppia è ovale, alto e lateralmente compresso, con scaglie liberamente impiantate nel derma e una mancanza evidente della linea laterale. La presenza di una palpebra adiposa sull’occhio e le striature raggiate sugli opercoli ne caratterizzano l’aspetto. Il colore del corpo varia dal grigio-azzurro al bianco argenteo, con macchie nerastre lungo i fianchi. Le dimensioni medie degli adulti maschi sono di 35-40 cm, mentre le femmine possono raggiungere anche i 50 cm.

Riproduzione: La riproduzione della Cheppia è un’affascinante saga che coinvolge la risalita delle acque fluviali per giungere a laghi o tratti fluviali ghiacciati, dove avviene il corteggiamento e la deposizione di uova. Ogni femmina può deporre tra le 25.000 e 675.000 uova, che si schiudono in una settimana, dando vita a piccole larve di 4-12 mm. La riproduzione è strettamente associata a temperature di 10-12 °C, e in anni caldi può iniziare anche un mese prima. Sorprendentemente, la riproduzione può avvenire in gruppo anche a 400 km dal mare.

Specie simili: Alosa alosa é molto simile alla cheppia, e’ rara in Mediterraneo ma assai presente in Atlantico orientale e nel mar Baltico. A. alosa con il distintivo tratto di avere una singola macchia scura dietro l’opercolo, rappresenta una variante intrigante all’interno della specie Alosa fallax. Rispetto alla sua controparte più comune, si distingue ulteriormente per le caratteristiche peculiari della sua livrea. Il dorso del pesce si presenta in un azzurro vivace, mentre i fianchi e il ventre sfoggiano un bianco o argenteo, conferendo alla Cheppia un aspetto notevole e distintivo.

Ciò che rende ancora più unica questa varietà è la sua predisposizione a raggiungere dimensioni notevolmente superiori rispetto alla congenere più diffusa. Con una lunghezza massima di 70 cm e un peso che può superare i 4 kg, questa varietà di Cheppia si distingue come un esemplare imponente e robusto all’interno della famiglia Clupeidae. Queste differenze nelle caratteristiche morfologiche e nelle dimensioni evidenziano la diversità all’interno della specie Alosa fallax, sottolineando come il regno sottomarino sia popolato da una varietà di forme uniche e affascinanti. La singola macchia scura e la vivida colorazione contribuiscono a definire l’identità di questa varietà, offrendo uno spunto interessante per ulteriori studi sulla diversità genetica e ambientale che caratterizzano le popolazioni di Cheppia.

Alimentazione: La Cheppia ha una dieta predatrice, nutrendosi di uova, avannotti e piccoli pesci come aringhe, acciughe e spratti, oltre a decapodi, molluschi e invertebrati. Durante la migrazione nei fiumi, molti individui smettono di nutrirsi.

Pesca: Oggetto di pesca sportiva, la Cheppia è spesso catturata con tecniche come lo spinning e la mosca, soprattutto durante la risalita riproduttiva nei fiumi. La pesca è regolamentata in molte regioni, soprattutto considerando il rischio di estinzione. La sua carne, sebbene saporita, è poco apprezzata a causa delle numerose spine.

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