Sulla scia densa di adrenalina degli ultimi eventi, l’Associazione Acque Libere presenta il suo Trofeo Carpaneda, giunto alla terza edizione, che dal 14 al 17 ottobre ospiterà 17 imbarcazioni provenienti da 10 differenti circoli d’Italia. Il Trofeo Carpaneda vedrà al suo interno anche la Regata Nazionale Open della Classe 2.4mR, tappa finale del circuito di regate Guldmann Cup 2017. La competizione sarà a bastone, i campi di regata saranno due in base alle condizioni meteo nelle acque dell’Arcipelago di La Maddalena.
La regata, svolta sotto l’egida della Federazione Italiana Vela grazie alla collaborazione della Lega Navale Italiana – sezione di La Maddalena, vedrà la collaborazione di diverse realtà della vela del nord Sardegna: il Centro Velico Caprera, il Club Nautico La Maddalena. Inoltre, grazie alla convenzione stipulata con l’Istituto di Studi Superiori Giuseppe Garibaldi di La Maddalena, l’evento accoglierà nel proprio staff anche gli studenti dell’Istituto, all’interno del progetto alternanza scuola lavoro. La manifestazione velica è realizzata grazie al grande sostegno della “Fondation La Tire au Loup”, al patrocinio gratuito del Parco Nazionale Arcipelago di La Maddalena e del Comune, al contributo delle compagnie di navigazione Moby Lines, Delcomar e Tirrenia. L’evento rientra nell’ambito delle inizative legate alla celebrazione dei 250 anni dell’Isola.
“Abbiamo dedicato il Trofeo a Luigi Carpaneda perché è per noi una figura di riferimento non solo sotto l’aspetto velico o per la vicinanza a questo arcipelago, ma soprattutto perché si parla di un uomo, un uomo perbene ed un po’ matto, come amava definirsi lui stesso” dice il Presidente dell’Associazione Antonello Tovo.
Un uomo brillante, dalla simpatia innata, con una capigliatura e una barba che non potevi non notare, gli occhi chiari e lo sguardo penetrante. Ha vissuto molte vite, Luigi: alpino per obbligo, sportivo per passione, ingegnere per “formazione e natura”. Una figura che si avrà modo di conoscere meglio alla presentazione del libro “Botta Dritta, un uomo dalle mille sfide” – edito da Paolo Sorba e scritto da Francesca Prina – che si terrà a conclusione dell’evento velico, martedì 17 ottobre alla Sede di Acque Libere sul Lungomare Mirabello.
Luigi Carpaneda e Marina Perrot arrivano circa 50 anni fa La Maddalena in qualità rispettivamente di ingegnere e architetto, per la realizzazione di un complesso turistico sull’isola. Fin da subito hanno apprezzato e amato le bellezze di questo territorio così aspro e allo stesso tempo così ospitale. Carpaneda si distingue fin da subito nell’arte e nell’eleganza della scherma, vincendo un oro e un argento ai giochi olimpici. Appassionato velista fu presidente della commissione Altomare della Federazione Italiana Vela e cinque volte capitano della squadra italiana all’Admiral’s Cup e infine presidente onorario di Mascalzone Latino – Audi Team.
“Insieme a Marina Perrot, che ancora oggi collabora e sostiene Acque Libere, ha dato tanto al mondo della vela isolana, contribuendo a rendere La Maddalena uno dei campi di regata più famosi e importanti del Mediterraneo.” continua Tovo.
Acque Libere ACSD opera all’interno dell’Arcipelago di La Maddalena e si propone di abbattere ogni barriera per rendere questo mare e questo territorio accessibile a tutti, normodotati e persone con diversi livelli di disabilità, attraverso numerose attività sportive legate al mare e non solo. É infatti reduce dal successo della terza edizione del Progetto a favore di pazienti affetti da sclerosi multipla “Stile di vita nutrizione e vela”, conclusosi domenica scorsa. Un’iniziativa voluta e sostenuta da Rotary Club Milano San Babila, in partnership con la Fondazione Don Gnocchi di Milano.
La scelta del nome non è di certo casuale, “acque libere“ infatti, nel Codice del segnalamento marittimo indica un punto dopo il quale si può navigare senza pericoli e in completa sicurezza. Nata nel 2013 come associazione culturale sportiva dilettantistica, ha dato il via alle sue attività nautiche, restaurando due imbarcazioni a vela adatte sia a normodotati che disabili.