Il banco terribile

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Nel cuore del Mar Mediterraneo, tra le acque che separano Sciacca e Pantelleria, emerge un’affascinante formazione sottomarina nota come Banco Terribile. Questo banco, insieme al Banco Graham e al Banco Nerita, crea un ampio rilievo sottomarino, disegnando una forma irregolare che ricorda un ferro di cavallo aperto verso Nord-ovest. La sua sommità, affiorante a circa 20 metri di profondità, rivela un panorama marino intrigante e misterioso.

Il Banco Terribile, situato al largo della costa siciliana prospiciente Sciacca, si erge dal fondo marino , a profondità che variano da 250 a 500 metri circa. Questa caratteristica topografia sottomarina lo rende una presenza dominante sulla piattaforma continentale siciliana, aggiungendo un elemento di interesse geologico e scientifico alla regione.

La forma particolare del Banco , con il suo profilo a ferro di cavallo, offre un habitat unico per la vita marina. Il Banco é infatti una zona di pesca molto ambita sia dai pescatori sportivi che dai pescatori professionali. La varietà di profondità e le caratteristiche morfologiche del banco contribuiscono a creare un ecosistema ricco e diversificato. Le correnti marine che circondano questo rilievo sottomarino portano con sé nutrienti vitali, creando condizioni ideali per una vasta gamma di specie marine.

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Il Banco Terribile, insieme ai suoi vicini Graham e Nerita, aggiunge un ulteriore strato di complessità alla già variegata geografia sottomarina del Mar Mediterraneo. La sua presenza suggerisce connessioni geologiche intriganti e fornisce un terreno di studio per comprendere meglio la dinamica della crosta terrestre e la formazione di rilievi sottomarini.

Mentre le acque circostanti il Banco Terribile rimangono un po’ misteriose e inesplorate, la sua importanza ecologica e scientifica non può essere sottovalutata. Oltre a offrire una visione unica del fondale marino, questo banco sottomarino rappresenta una finestra aperta su un mondo sottomarino ancora in gran parte sconosciuto e in continua evoluzione.

Cosa si pesca la Banco Terribile

L’importanza ecologica e la ricchezza della vita marina nell’area del Bancho Terribile vanno ben oltre la loro suggestiva conformazione sottomarina. Attualmente, questa regione costituisce il cuore vitale della pesca di grandi e medi pelagici, quali tonno rosso, pescespada, ricciola, lampuga e tonnetto alletterato. Inoltre, ospita una varietà straordinaria di specie demersali, tra cui nasello, gambero rosa, scampo, pagelli, dentici, pagri e cernie.

Le acque del Banco Terribile sono abitate anche da grandi stock di piccoli pelagici, tra cui acciughe, sgombri e sardine.

La diversità di specie ittiche presenti nei Banco Terribile riflette la salute ecologica di questa regione e la sua importanza nell’ambito della pesca sostenibile. Il continuo monitoraggio e la gestione oculata di queste risorse marine sono essenziali per preservare la biodiversità e garantire la prosperità delle comunità locali che dipendono da queste ricche acque per il loro sostentamento e la loro economia.

La vita sottomarina

Le acque più superficiali e ben illuminate del Banco Terribile sono dominati da estese praterie di posidonia (Posidonia oceanica), creando un ambiente marino vibrante e ricco di vita. Questa pianta marina svolge un ruolo chiave nell’ecosistema, fornendo rifugi e habitat per numerose specie marine.

Su roccia e su fondo mobile, si possono osservare una varietà di alghe, tra cui molte specie di alghe verdi, rosse e brune. Questi ecosistemi ben illuminati sono a volte densamente popolati dalla gorgonia Eunicella singularis, mentre oltre i 70 metri di profondità diventa più comune la specie Eunicella cavolini.

Oltre gli 80 metri di profondità, i fondali rocciosi ospitano rami isolati o interi banchi di corallo rosso (Corallium rubrum), un’esperienza unica nel Mediterraneo. In queste profondità, si incontrano anche diverse specie di corallo nero, come Antipathes dichotoma, Antipathella subpinnata, Parantipathes larix e Leiopathes glaberrima, contribuendo a creare un panorama sottomarino affascinante e misterioso.

Le parti più profonde del Banco Terribile, che raggiungono il limite massimo intorno ai 300 metri, sono caratterizzate dalla presenza di coralli molli su fondi mobili. Specie come Veretillum cynomorium, Funiculina quadrangularis e Viminella flagellum colonizzano queste profondità, creando un ambiente ancora poco conosciuto e inesplorato.

Il Banco Terribile può essere considerato l’ultimo rifugio di un Mediterraneo che non esiste più. Questo ecosistema rimane sorprendentemente intatto, offrendo teoricamente l’opportunità di esperienze uniche.

Ascoltando le storie dei corallari che hanno esplorato questi fondali sin dagli anni settanta, emergono preoccupazioni riguardo a un presunto declino del paradiso subacqueo. I danni causati dalla pesca indiscriminata si fanno sempre più evidenti, nonostante l’apparente isolamento di questo luogo. Quello che un tempo poteva essere considerato un “Eden di pesci e invertebrati” sembra ora minacciato dalla crescente pressione antropica, mettendo in discussione la sostenibilità di questo prezioso ecosistema marino.

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