Il cavalluccio camuso (Hippocampus hippocampus) vive in ambienti lagunari o a basse profondità dove le correnti ed i movimenti del mare sono praticamente assenti. Ama fondi sabbiosi anche se lo possiamo ritrovare in zone con roccia. Il cavalluccio vive vive a stretto contatto con il fondale dove si attacca ad alghe o a detriti grazie alla coda prensile. Il cavalluccio di mare vive da pochi metri sino a 15/20m di profondità. Il cavalluccio marino riesce a vivere in acque dove la salinità varia (ambienti euralini) come foci dei fiumi o lagune. Spesso in casi di eutrofizzazione si assiste a mortalità importanti di questa specie cosi preziosa per il Mediterraneo.
il cavalluccio marino ha un metodo di caccia particolare: non ha denti né stomaco, quindi il cibo passa rapidamente attraverso il loro corpo. Per nutrirsi, aspirano piccoli crostacei e plankton attraverso il loro lungo muso, che funziona come una specie di tubo aspirante. Questo meccanismo permette loro di catturare prede molto piccole con grande efficienza.
Un’altra curiosità riguarda la loro pelle. A differenza della maggior parte dei pesci, i cavallucci marini non hanno squame. Invece, la loro pelle è costituita da placche ossee disposte in anelli. Questa caratteristica li rende rigidi e meno agili rispetto ad altri pesci, ma fornisce una buona protezione contro i predatori.
I cavallucci marini hanno anche una capacità straordinaria di cambiare colore. Questo meccanismo è utilizzato principalmente per mimetizzarsi nell’ambiente circostante e sfuggire ai predatori. Alcune specie possono anche cambiare colore durante il corteggiamento o per comunicare con altri cavallucci marini.
Un aspetto sorprendente è la loro forma di locomozione. Nonostante la loro apparenza fragile, i cavallucci marini sono abili nel muoversi verticalmente grazie alla loro coda prensile, che li aiuta a stabilizzarsi e ancorarsi alle alghe o ai coralli. Questa coda è essenziale non solo per il movimento, ma anche per la sopravvivenza, permettendo loro di rimanere al sicuro in acque con correnti forti.
Morfologia del cavalluccio marino
Questo piccolo pesce signatide che ricorda la forma di un cavallo cresce sino ai 12/15cm. La dimensione è strettamente proporzionale alla sua età. Vive sino a 4/5. Il corpo è compresso lateralmente, la testa crea un angolo di 90° con il corpo. Questo pesce possiede una sorta di cresta triangolare e dei filamenti al di sotto degli occhi poco visibili agli occhi dei meno esperti. La bocca (detta proboscide) termina con una sorta di tubo caratteristico di tutti i signatidi. Il corpo presenta da 11 a 12 anelli ossei sul tronco e 3/5 sulla coda. La coda prensile serve come già detto ad attaccarsi ad un oggetto o ad afferrare il partner al momento dell’accoppiamento. Il colore del cavalluccio marino cambia in base all’ambiente dove vive. Alcuni cavallucci marini della specie Hippocampus hippocampus sono neri o verdi altri bruni con tonalità tendenti al rosso o al giallo.
Il maschio protegge le uova e partorisce i piccoli.
La grande particolarità dell’ippocampo sta nella sua straordinaria capacità di riproduzione. In questa specie infatti è il maschio a far sviluppare nel proprio ventre le uova dei nascituri. Durante il periodo estivo i maschi di cavalluccio marino entrano in contatto con le femmine corteggiandole con un rituale che può’ durare delle ore. Maschio e femmina entrano in contatto e cominciano una sorta di danza legati per la loro coda prensile.
La riproduzione del cavalluccio marini
La femmina del cavalluccio marino trasferisce le uova nella sacca marsupiale del maschio che le feconda e incuberà le uova per un periodo variabile da 10 a 45 giorni. Questo tipo di riproduzione è propria dei signatidi tra cui anche il pesce ago ed il pesce pipa.
La femmina rimane sempre a fianco del maschio, infatti è una delle poche specie monogame del mondo animale. La coppia rimane legata a vita riproducendosi anche più’ volte l’anno. Il parto avviene solitamente di notte con il maschio che emette gli avannotti all’esterno della sacca marsupiale. I piccoli grandi non piu’ di 16mm sono già pronti a cominciare la loro vita lontano dai genitori. Già alla fine del primo anno di età i piccoli sono maturi e possono andare alla ricerca del partner a cui rimarranno fedeli a vita. L’ippocampo, data questa sua caratteristica riproduttiva è considerato come una specie pseudo-vivipara.
L’alimentazione del cavalluccio marino
Si nutre di zooplancton in particolare di piccoli larve di crostacei e di uova di pesce. Cercano il cibo sotto la sabbia dove con la proboscide aspirano le piccole prede. Dopo aver aspirato il sedimento sputano fuori le particelle non commestibili.
Quali specie di ippocampo vivono in mediterraneo ?
Nel Mar Mediterraneo, esistono diverse specie di cavallucci marini, o ippocampi. Ecco le principali:
- Hippocampus guttulatus (Cavalluccio marino dal muso lungo): Questa specie è caratterizzata da un muso allungato e da un corpo ricoperto di appendici dermiche che lo aiutano a mimetizzarsi tra le alghe e le fanerogame marine. È una delle specie più comuni nel Mediterraneo e può essere trovata in vari habitat, dalle praterie di Posidonia alle aree rocciose.
- Hippocampus hippocampus (Cavalluccio camuso): A differenza dell’Hippocampus guttulatus, questa specie ha un muso più corto e un corpo meno ornato. Vive in ambienti simili, spesso tra le praterie di fanerogame marine e le zone sabbiose o fangose. Anche questa specie è relativamente comune nel Mediterraneo.
- Hippocampus fuscus (Cavalluccio marino marrone): Sebbene sia più comune nelle acque dell’Oceano Indiano e del Pacifico occidentale, occasionalmente questa specie è stata avvistata nel Mediterraneo orientale, probabilmente a causa del passaggio attraverso il Canale di Suez (migrazione lessepsiana).
Un pesce difficile da “scovare”
Grazie al mimetismo il cavalluccio marino riesce a fondersi con l’ambiente che lo circonda rimanendo invisibile ai predatori. Grazie alle cellule cromofore il cavalluccio marino cambia rapidamente colore per scomparire del tutto agli occhi dei predatori.
Una specie in pericolo
Il cavalluccio marino è in pericolo. Per saperne di più sul business mondiale che gira attorno a questa specie di signatidi ti consiglio di leggere questo articolo. Il business dei cavallucci marini