Upogebia pusilla, descritto da Petagna nel 1792, è un piccolo crostaceo scavatore che popola i sedimenti molli del mediolitorale del Mar Mediterraneo. Questa specie è una parte vitale dell’ecosistema marino, svolgendo un ruolo chiave nella catena alimentare e subendo, a sua volta, l’influenza dell’ambiente circostante.

Distribuzione e Habitat

Comune nelle acque del Mediterraneo, la corbola si adatta bene agli ambienti marini costieri caratterizzati da sedimenti morbidi. Si può trovare spesso a livelli medi della zona litoranea, dove il fondale è idoneo per la sua attività scavatrice. La sua presenza è notevole sia nelle acque protette che in quelle non protette, dimostrando una buona capacità di adattamento.

Biologia e Comportamento

Questi crostacei sono noti per le loro abitudini scavatrici. Trascorrono gran parte della loro vita nel sottosuolo, creando tane nella sabbia o nel fango. Questi rifugi non solo forniscono protezione dagli predatori, ma rappresentano anche luoghi ideali per la deposizione delle uova durante il periodo riproduttivo.

Upogebia pusilla è una preziosa risorsa alimentare per diverse specie di pesci. La sua collocazione nella catena alimentare sottolinea la sua importanza nell’ecosistema marino.

Ciclo di Vita e Riproduzione

Il periodo riproduttivo di Upogebia pusilla va da aprile a luglio, durante il quale le femmine depongono le uova. La presenza di femmine ovigere, ovvero portatrici di uova, è più evidente durante il mese di giugno. Questa strategia riproduttiva contribuisce alla stabilità e alla continuità della popolazione.

La dimensione delle femmine è generalmente leggermente superiore a quella dei maschi, e le dimensioni medie possono variare tra le diverse località.

Impatto Umano e Conservazione

L’interazione con l’essere umano è evidente, poiché Upogebia pusilla è spesso utilizzato come esca per la pesca. La selezione degli individui di una certa dimensione per questo scopo può influenzare la distribuzione della popolazione in alcune località.

È cruciale monitorare l’andamento delle popolazioni di Upogebia pusilla, specialmente nelle aree dove l’impatto umano è maggiore. La comprensione della biologia e dell’ecologia di questa specie è fondamentale per garantire la sua conservazione e il mantenimento dell’equilibrio degli ecosistemi marini.

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