La medusa bruna – Chrysaora hysoscella

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Chrysaora
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La medusa bruna (Chrysaora hysoscella), anche conosciuta come “medusa compasso” per via del disegno che ricorda un compasso sulla sua campana, è una specie appartenente alla famiglia delle Pelagiidae. Presente principalmente nelle acque temperate dell’Oceano Atlantico nord-orientale, del Mar Mediterraneo e del Mare del Nord, questa medusa è nota per il suo aspetto distintivo e la sua puntura, che può essere dolorosa per l’uomo.

Caratteristiche fisiche

La medusa bruna si distingue facilmente grazie a una serie di caratteristiche fisiche che la rendono unica:

  • Campana: La campana è di forma emisferica e può raggiungere un diametro di 30-50 centimetri. Il suo colore varia dal marrone chiaro al marrone scuro, spesso con una colorazione trasparente e delle bande o strisce radiali marroni scure che partono dal centro della campana verso l’esterno, simili a un compasso o a un orologio.
  • Tentacoli: Sotto la campana si trovano fino a 24 tentacoli lunghi e sottili, disposti in gruppi di tre, che possono raggiungere i 2 metri di lunghezza. Questi tentacoli sono ricoperti di cnidociti, cellule urticanti che contengono nematocisti utilizzati per la cattura delle prede e per la difesa.
  • Braccia orali: La medusa bruna possiede anche 4 braccia orali che si estendono sotto la campana, utilizzate per la manipolazione del cibo e per il trasporto delle prede alla bocca.

Habitat e distribuzione

La medusa bruna è una specie costiera che si trova nelle acque temperate e subpolari dell’Atlantico nord-orientale, dal Marocco fino alla costa occidentale della Norvegia, e nelle acque del Mar Mediterraneo e del Mare del Nord. Predilige acque superficiali e si trova spesso nelle baie, nelle estuari e nelle zone costiere, in particolare durante i mesi estivi e autunnali quando le temperature dell’acqua sono più alte.

La sua distribuzione è fortemente influenzata dalle correnti marine, che possono trasportare grandi quantità di meduse brune verso le coste, causando occasionalmente vere e proprie “fioriture” o aggregazioni di meduse.

Alimentazione

La medusa bruna è un predatore opportunista che si nutre principalmente di zooplancton, piccoli pesci, larve, crostacei e altri piccoli organismi marini. Utilizza i suoi lunghi tentacoli urticanti per catturare le prede, paralizzandole con le nematocisti presenti nei suoi cnidociti. Una volta catturate, le prede vengono portate alla bocca tramite le braccia orali per essere digerite.

Questa dieta varia a seconda della disponibilità di prede nella zona in cui si trova, rendendo la medusa bruna un elemento flessibile e importante delle catene alimentari marine.

Riproduzione

La medusa bruna segue un ciclo vitale complesso, caratterizzato da fasi sia sessuali che asessuali:

  • Riproduzione sessuale: Nella fase sessuale, le meduse adulte rilasciano uova e sperma nell’acqua, dove avviene la fecondazione esterna. Le uova fecondate si sviluppano in larve planctoniche chiamate planule, che nuotano per un breve periodo prima di fissarsi su un substrato solido, come rocce o alghe, trasformandosi in polipi.
  • Riproduzione asessuale: I polipi possono riprodursi asessualmente per gemmazione, producendo giovani meduse chiamate efire. Queste efire si sviluppano gradualmente in meduse adulte, pronte a ripetere il ciclo di vita.

Questo ciclo di vita permette alla medusa bruna di adattarsi a una vasta gamma di condizioni ambientali, garantendo la continuità della specie anche in situazioni avverse.

Comportamento

La medusa bruna è relativamente lenta e si sposta principalmente grazie alle correnti marine, sebbene possa anche nuotare autonomamente attraverso il battito ritmico della sua campana. Durante le giornate di sole, è comune vedere questa specie galleggiare vicino alla superficie dell’acqua, dove le prede sono più abbondanti.

Quando si avvicina a coste affollate, la presenza della medusa bruna può rappresentare un pericolo per i nuotatori a causa della sua puntura urticante. Sebbene raramente letale, la sua puntura può provocare dolore intenso, arrossamenti, gonfiori e, in alcuni casi, reazioni allergiche.

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