Odissea nel mare di Ochotsk: Mikhail Pichugin sopravvive 67 giorni, ma perde fratello e nipote

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Mikhail Pichugin ha vissuto un’esperienza drammatica, sopravvivendo per 67 giorni alla deriva nel gelido mare di Ochotsk, nell’estremo oriente russo. Il suo viaggio, iniziato il 9 agosto con il fratello Sergei e il nipote Ilya, si è trasformato in una tragedia quando il motore del loro gommone si è fermato durante il tragitto tra le isole Shantar e Sakhalin. Purtroppo, solo Mikhail è stato trovato vivo il 14 ottobre, a bordo di un gommone disperso per quasi mille chilometri dalla città di Okha, la loro destinazione.

Mikhail Pichugin sul gommone, dopo 67 giorni alla deriva nel gelido mare di Ochotsk: un’immagine che racconta la disperata lotta per la sopravvivenza, segnata dalla perdita del fratello e del nipote.

Pichugin ha raccontato i dettagli della loro odissea in mare, iniziata con una gita di osservazione delle balene. I problemi sono cominciati quando il motore si è guastato, rendendo l’imbarcazione incontrollabile, soprattutto dopo la rottura di un remo. Nonostante avessero provviste, le scorte si sono esaurite presto e la batteria del telefono si è scaricata, lasciandoli senza possibilità di comunicare. Hanno cercato di sopravvivere mangiando noodles istantanei e bevendo acqua piovana, ma il freddo e la mancanza di risorse hanno portato a un tragico epilogo.

Ilya, il nipote quindicenne di Pichugin, è morto di fame e ipotermia a settembre, e poco dopo Sergei ha cominciato a manifestare segni di squilibrio mentale, tentando di gettarsi in mare. Mikhail ha legato i corpi del fratello e del nipote all’imbarcazione per non perderli nelle acque gelide. Quando finalmente un peschereccio ha avvistato i riflettori del gommone nella nebbia, Pichugin era l’unico sopravvissuto.

Adesso, Mikhail si trova in ospedale a Magan, in condizioni fisiche stabili ma sotto osservazione per il suo stato mentale. La sua perdita di peso è stata drastica: al momento della partenza pesava 100 chili, mentre al suo ritrovamento ne pesava circa la metà. La polizia ha avviato un’indagine sulle norme di sicurezza della navigazione, poiché il gommone non era idoneo a viaggi così lunghi, ma Pichugin aveva ignorato i limiti, mettendo a rischio la sua vita e quella dei suoi cari.

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